Il segreto della cortigiana by Nicola Cornick

autore:Nicola Cornick [Cornick, Nicola]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788830544994
editore: HaperCollins Italia

4

«Non mi piace affatto» disse Rowarth a Miles Vickery. Erano appostati sul balcone di pietra che sovrastava le portefinestre aperte che dalla biblioteca conducevano sull'ampia terrazza. Così potevano origliare quello che si diceva nella stanza senza aggirarsi in maniera troppo evidente e sospetta sulla terrazza. Però per Rowarth c'erano anche degli svantaggi. Se Sampson avesse chiuso le portefinestre, non avrebbero potuto udire nulla e, soprattutto, se Eve avesse avuto bisogno di aiuto, avrebbero impiegato troppo tempo per accorrere. Era più vicino Nat Waterhouse, che era al piano di sotto con il compito di assicurarsi che nessuno li cogliesse di sorpresa, ma non poteva sapere che cosa accadeva in biblioteca.

In pratica Eve era sola, e Rowarth era già teso come una corda. Era sempre più agitato dopo la sua discussione in carrozza. Era disgustato dal modo in cui Sampson l'aveva scrutata, e avrebbe voluto dargli un pugno in faccia. Aveva quasi fatto lo stesso con Miles, che era un suo amico d'infanzia. E le parole che gli aveva rivolto Eve nella sala erano affondate come una lama tra gli strati di risentimento e collera che albergavano in lui, per trafiggergli direttamente il cuore.

Venite qui a insultarmi con le vostre false accuse e a costringermi a comportarmi come una sgualdrina...

Rowarth digrignò i denti. Non era fiero di sé. Un tempo era stato un uomo migliore, ed era stata Eve a renderlo tale. Ma ora si chiedeva se fosse peggio essere costretto ad ascoltare Eve che seduceva Warren Sampson, infatti la festa era tanto sguaiata e Sampson era tanto esibizionista da non curarsi neppure di chiudere le finestre, oppure non poter intervenire in aiuto di Eve se Sampson fosse diventato pericoloso. Entrambe le alternative erano insostenibili, ma era stato lui a porla in quella situazione, usandola come esca, spinto dalla sua rabbia e dal desiderio di vendetta...

«Ovvio che non ti piaccia» disse Miles Vickery, riscuotendolo dalle sue riflessioni. «La donna che amavi è là sotto, e rischia di essere sedotta o violentata, o peggio.» Scosse la testa. «A essere sincero, amico mio, penso che tu sia un po' tocco per essere arrivato a tanto con il tuo stratagemma. Quando Hawkesbury ti ha affidato questa missione, avresti dovuto dirgli subito di andare a quel paese. È incredibile che tu non l'abbia fatto.»

«Sì, avrei dovuto» ammise Rowarth, riconoscendo troppo tardi che Miles aveva ragione.

«So che eri risentito dopo che Eve ti aveva lasciato» continuò Miles. «E so anche che non volevi sembrare debole come tuo padre, ma in realtà, amico mio...» Scosse ancora la testa. «Si trattava di due situazioni molto diverse, no? E poi Eve era stata malata, il che sicuramente avrà reso la cosa più difficile...» S'interruppe, notando l'espressione di Rowarth. «Lo so, lo so. Non sono affari miei.»

Rowarth lo fissò, chiedendosi se avesse capito male. La brezza che saliva dal giardino gli portava alle narici un vago sentore di pino e gelsomino, ma gl'instillò anche nella mente un lieve dubbio, impossibile da ignorare. «Come, scusa?»

«Non sono affari miei» ripeté Miles.

«No, quello che hai detto prima.

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